Ovviamente la vista è il punto di partenza di un viaggio all’interno del punto vendita che deve diventare memorabile. La vetrina, i display, i punti focali, l’illuminazione adeguata e una comunicazione  coordinata sono peculiarità che coinvolgono visivamente il cliente facendogli percepire una piacevole sensazione di comfort.

Un’altra leva su cui agisce il Visual Merchandiser è l’olfatto.

Ebbene sì, il visual merchandiser lavora pure su questo! Crea delle vere e proprie isole olfattive perfettamente coerenti con gli allestimenti all’interno del negozio. L’individuo prova diverse emozioni suscitate dall’odore.

In pratica, prima che la parte conscia e razionale possa ricordare dove abbiamo già sentito una certa fragranza, l’inconscio risponde rievocando la sensazione registrata dalla memoria.

Oltre a rendere più gradevole un ambiente, suscitano emozioni, ricordi o momenti che contribuiscono ad aumentare il desiderio.

È ormai consolidato che le fragranze naturali possono influenzare gli stati d’animo e il comportamento delle persone (es. pasticceria).

Perché l’olfatto sia utilizzato come strumento di comunicazione, la diffusione di fragranze all’interno di un determinato spazio deve essere un elemento “controllato”.

Questo influisce non poco sulle decisioni e sul percepito che il cliente avrà del prodotto e dello store.

Infatti, nel periodo natalizio si cerca di utilizzare un profumo caldo e coinvolgente e magari in prossimità di focus point o display che sono allestiti con prodotti in linea con la stagionalità.

D’estate le profumazioni cambiano o circoscrivono una zona vestita totalmente con prodotto riconducibile al periodo caldo dell’anno: abiti leggeri, costumi o creme solari.

Come stimolare il senso dell’udito? Ma con la musica!

La scelta della playlist e del suo volume conferma e arricchisce l’immagine coordinata del brand.

Ultimamente musica e fashion sono una combo esplosiva.

I brand lavorano sempre più spesso con icone musicali perché rappresentano al meglio i valori e il messaggio aziendale, diventando delle vere e proprie mosse di marketing che creano un indotto incredibilmente fruttuoso per entrambe le parti.

Lo stesso principio si riconduce all’interno dell’area di vendita.

 

Poi il tatto… Non si può comprare un prodotto senza averlo prima toccato con mano o indossato.

Ogni allestimento sarà pensato per permettere al cliente di raggiungere con le proprie mani il prodotto; mai troppo in alto, nascosto o con degli ostacoli che disincentivano il suo raggiungimento.

Il Visual Merchandiser ha quindi il compito di elaborare display e aree di vendita che permettano al cliente di valutare anche attraverso il tatto l’acquisto da fare.

Anche il gusto viene solleticato con degli escamotage.

In un negozio si possono progettare delle “aree ristoro” con finger food o bevande coerenti con stagionalità e prodotto per far sì che il cliente sia invogliato a sostare più a lungo nello spazio di vendita, aumentando così le probabilità che individui l’oggetto del suo desiderio e ne valuti seriamente l’acquisto

Ecco spiegato un altro motivo per cui uno store ha la necessità di avere un Visual Merchandiser che lavori affinché il tutto sia un’espressione corale della brand identity.

Ogni dettaglio deve essere pensato, elaborato, progettato, e infine concretizzato con l’obiettivo di far percepire al cliente un messaggio univoco e deciso.

 

Se senti la necessità di lavorare su queste tematiche in modo più approfondito, fissiamo una videochiamata con Skype o WhatsApp per un breve tour virtuale del tuo negozio, sarò felice di spiegarti nel dettaglio i miei servizi.