Valentina Quintarelli
Esistono delle tecniche di visual merchandising!
Che lo vogliate o meno, lo spazio, la luce e gli oggetti dialogano, creano connessioni, si rafforzano o si indeboliscono a vicenda… Ecco perché nel Visual Merchandising niente può essere lasciato al caso.
Quel prodotto non è in vetrina per caso, non è in quella determinata zona dello store per caso, e sicuramente non è casuale la sua vicinanza o lontananza da un altro prodotto.
È tutto frutto di pensiero, strategia e sensibilità al prodotto (risultato di esperienza e duro lavoro), che permettono di fare leva sulla psicologia del cliente e indurlo a trasformare un desiderio più o meno latente in un acquisto felice!
Dal settore alimentare al fashion, dalle farmacie alla tecnologia, nessun negozio può fare a meno di un Visual Merchandiser se vuole costruire e mantenere una insegna competitiva. Di questo le realtà commerciali sono sempre più consapevoli, anche grazie alla spietata concorrenza/opportunità della vendita online. L’allestimento del negozio fisico è infatti una leva che agisce anche sulla percezione del brand nel momento dell’acquisto online.
Le modalità espositive sono dunque molto cambiate nel corso del tempo. Fino a qualche anno fa il prodotto era molto massificato sulle strutture, lasciando poco spazio di respiro tra i prodotti. Successivamente sono nati i display con più categorie prodotto e ricchi di dettagli, fino ad arrivare ad oggi.
Less is more… off line e on line
Il trend attuale consiste nell’esporre il prodotto in modo pulito, lasciando molto spazio tra un item e l’altro, curando l’estetica e isolando i pezzi di collezione più costosi o più caratteristici. In questo modo il cliente attribuisce più valore al prodotto, anche se il prezzo non corrisponde al percepito.
Se l’esposizione valorizza il prodotto in modo corretto, il cliente sarà molto più motivato ad acquistarlo e soddisfatto della sua scelta, credendo inconsciamente di aver fatto un vero e proprio affare. Questo cambiamento va di pari passo con le esigenze di comunicazione on line.
Il fatto di semplificare i loghi, di alleggerire le parti scritte e di dare spazio a foto e video per renderli il più possibile mobile friendly ha infatti cambiato totalmente la brand identity dei marchi. Questo ovviamente si rispecchia nella parte off line, e quindi nella comunicazione visiva del negozio.
Non è inoltre da sottovalutare il cambiamento nelle abitudini del consumatore dopo l’avvento dell’e-commerce. Seduti sul divano, in vacanza, sotto un ombrellone o in camper, bastano un cellulare e una rete Wi-Fi per fare acquisti, magari sollecitati proprio da quella bella vetrina vista passando… Anche se sono certa che l’esperienza di acquisto in modalità “vita reale” – osservare una vetrina, entrare in negozio, scegliere il prodotto, provarlo e acquistarlo – non passerà mai di moda.
In attesa del prossimo articolo, mi trovi su con tanti nuovi tips.
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